domenica 3 luglio 2011

Mani


Non sono più mie. Delle stupide appendici che non so più come usare. Come se una parte della memoria, quella adibita al controllo delle mani, abbia deciso di resettarsi. Mi ritrovo a pensare come un bambino, desideroso del tocco della madre ha bisogno di provare tutto quello che ha davanti.
Odio le mie mani. Le odio quando sono inerti, quando non maneggiano niente, le odio, perché hanno l'abitudine di toccarsi da sole, cercando il calore l'una dell'altra. Cercano conforto. Cercano di stare insieme.
Ma in fondo un po' le capisco, sono sole da quando hanno perso il contatto delle tue.


Ed anch'io.

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