Cos'è la vita se non un eterno arrancare tra sensazioni irraggiungibili?
Siamo li, le viviamo, le respiriamo, ma non ci toccano, ci sfiorano, lasciandoci il loro odore addosso e come attimi di silenzio si espandono sino ad inglobarci ed a lasciarci insoddisfatti. Quello che cerchiamo è da sempre irraggiungibile, solo quello che non cerchiamo è a portata di mano. E allora ci accontentiamo, lo afferriamo, e proprio mentre lo afferriamo il nostro desiderio sembra più raggiungibile, solo ad un braccio, e l'unica cosa da fare e liberarsi del nuovo peso per poterlo prendere. Ma una volta liberi, si beffa di noi, allontanandosi ridendo sordidamente mentre quel braccio di distanza rimane uguale.
Siamo destinati a soffrire, o ad accontentarci.
O alla cosa peggiore... un'eterna altalena tra quello che abbiamo e quello che vogliamo.
Kant docet.
Siamo li, le viviamo, le respiriamo, ma non ci toccano, ci sfiorano, lasciandoci il loro odore addosso e come attimi di silenzio si espandono sino ad inglobarci ed a lasciarci insoddisfatti. Quello che cerchiamo è da sempre irraggiungibile, solo quello che non cerchiamo è a portata di mano. E allora ci accontentiamo, lo afferriamo, e proprio mentre lo afferriamo il nostro desiderio sembra più raggiungibile, solo ad un braccio, e l'unica cosa da fare e liberarsi del nuovo peso per poterlo prendere. Ma una volta liberi, si beffa di noi, allontanandosi ridendo sordidamente mentre quel braccio di distanza rimane uguale.
Siamo destinati a soffrire, o ad accontentarci.
O alla cosa peggiore... un'eterna altalena tra quello che abbiamo e quello che vogliamo.
Kant docet.
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