Era un lettore ossessionato.
Viveva in una piccola casa nella periferia della città. Uno squallido bilocale dalle pareti stinte e le finestre piccole, incastrato in un enorme condominio pieno di famiglie urlanti e bambini dispettosi. Dalla finestra più grande, dalla quale non si sarebbe riuscita ad affacciarsi che una sola persona, si vedeva solo la città, un enorme agglomerato di cemento e rumore, un mondo senza immaginazione, lontano dalla fantasia. E allora lui leggeva. Si richiudeva nei suoi libri ed immaginava una vita diversa dove, eroe in qualche fantastica avventura, salvava damigelle e trovava l'amore della sua vita. Sognava terre lontane, di essere un esploratore coraggioso, un poliziotto inflessibile o un guerriero dalla spada lucente.